Il telomerasi è un enzima che ha come funzione principale quella di contrastare l'invecchiamento, le malattie cardiovascolari e il diabete. Ma può rappresentare anche una soluzione per i calvi. Secondo il premio Nobel che l'ha scoperto, fa ricrescere i capelli ma si diventa canuti.
Il popolo dei calvi c’aveva quasi creduto, perché un Nobel vale una speranza. Elizabeth H. Blackburn nel 2009 era stata premiata con il massimo riconoscimento per la medicina per una ricerca che l’aveva portata a scoprire un enzima che ha come funzione principale quella di contrastare l'invecchiamento, le malattie cardiovascolari e il diabete. Il suo nome è telomerasi e, tra le sue funzioni, ha quella di far ricrescere i capelli. L’unico problema è che la chioma rinfoltita non ha il suo colore naturale, ma diventa bianca. L'esperta dell’Università della California di San Francisco, ha incontrato la stampa oggi a Milano dopo una lectio all'Istituto nazionale tumori (Int). E ha spiegato i risultati dello studio condotto con Carol W. Greider e il collega Jack W. Szostak.
È vero che recenti esperimenti sull'allungamento dei telomeri condotti sui topi hanno dimostrato che favorisce la crescita dei peli nelle cavie, ma bisogna ricordare che la funzione principale della telomerasi è di conservare intatta per tutta la vita di una cellula la lunghezza dei telomeri, sequenze ripetute di Dna che avvolgono e proteggono le estremità dei cromosomi. In questo modo, come una specie di 'orologio biologico', l'enzima scandisce il ritmo replicazione-invecchiamento-morte della cellula. Non solo. Nel 90% dei tumori la telomerasi è presente in quantità superiori alla norma. Questo rende le cellule del cancro praticamente immortali, capaci di replicarsi potenzialmente all'infinito 'seminando' metastasi nell'organismo. Ecco perché questo enzima, oltre che chiave nei meccanismi che regolano la longevità, è ritenuto un promettente bersaglio per nuovi farmaci anticancro.
Ma sulla telomerasi c'è ancora molto da scoprire. "Stanno emergendo altre funzioni", spiega il Nobel. Per esempio - sottolinea proiettando l'immagine di due topolini bianchi 'cavie' in laboratorio, uno col pelo più lungo e folto dell'altro - è stato osservato che la telomerasi iper-espressa promuove la crescita dei capelli. Una buona notizia, ammette Blackburn rispondendo ai giornalisti, che tuttavia nasconde "uno sfortunato risvolto": almeno nei topi "i 'capelli' crescono - precisa - ma i melanociti", ossia le cellule che li colorano, "hanno esaurito la loro funzionalità e quindi i capelli nascono già grigi o bianchi". Resta il fatto che crescono. Forse qualcuno potrebbe accontentarsi.
Fatto sta che la ricerca su telomeri e telomerasi è molto più collegata a quanto la gente può sperare di vivere bene piuttosto che all'immortalità. C'è un limite genetico all'età - ha sottolineato - e un difetto di telomerosi non è legato solo all'invecchiamento ma anche a malattie cardiovascolari e al diabete". Blackburn, Jack Szostak e Carol Greider sono stati insigniti del Nobel grazie ai loro studi, durate i quali hanno scoperto che i telomeri, porzioni di DNA che stanno all'estremità dei cromosomi, sono organizzati in sequenze di DNA semplici e ripetute e che l'enzima specializzato per la loro replicazione è la telomerasi. Inoltre hanno dimostrato che i telomeri rappresentano un meccanismo fondamentale nel determinare la durata della vita delle cellule e dell'invecchiamento.
martedì 11 maggio 2010
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