lunedì 10 maggio 2010

CRISI ECONOMICA Troppo povero per andare a scuola E perde l'anno scolastico: bocciato

E menomale che la crisi economica è superata ! Questo succede a Treviso e non nel profondo Sud....

La famiglia non aveva più nemmeno i soldi per l’autobus. Il caso dello studente che ha perso l’anno scolastico rivelato dalla Caritas. Don Schiavon: "Travolti dalla crisi economica" di Federisco De Wolanski.

TREVISO. Luca non è stato bocciato perché non studiava, ma perché i genitori non avevano più soldi per pagargli l'abbonamento della corriera che da casa lo portava a scuola. E' la storia di una famiglia che da un giorno all'altro si è ritrovata povera tutto per la crisi economica attuale. E sola. E per ripartire ha dovuto tagliare su tutto. A raccontarla è la Caritas. Secondo i suoi studi oggi bastano 750 euro per mettere in crisi un'esistenza. Il nome, per tutela, è inventato. Ma la storia è vera. E' uno dei tanti drammatici racconti che gli operatori di Caritas affrontano quotidianamente, soprattutto nell'ambito del progetto di microcredito denominato «Il granello di Senape». Storie di famiglie in crisi, di risparmi bruciati, di soldi che non bastano più ad arrivare a fine mese e alle volte nemmeno alla terza settimana. Chi le vive non sono solo stranieri, anzi, «il 60% di quanti si rivolgono ai nostri sportelli per il microcredito sono italiani». Ecco il perché del nome: Luca, volutamente familiare. I suoi genitori erano tra questi, tra padri e madri sulla quarantina che bussano alla porta di Caritas, parrocchie, enti chiedendo aiuto. «Dall’oggi al domani hanno dovuto tenere il figlio a casa da scuola perché non avevano più soldi per pagare il biglietto del bus - racconta don Davide Schiavon, direttore della Caritas di Treviso - una decisione drastica ma inevitabile». Luca ha sospeso gli studi, è rimasto a casa, forse ha lavorato. Poi la sua famiglia ha trovato a chi chiedere aiuto ed è ripartita. Com'è tracollata? Niente lavoro, pagamenti tradivi, rate da pagare, affitto e bollette inesorabili. Sono tante le ragioni che possono mettere in ginocchio un bilancio familiare se galleggia, come molti oggi, sulla soglia di sopravvivenza. Basta anche un infortunio, un dente da curare, una tubatura che si rompe e allaga casa. I rilevamenti di Caritas parlano chiaro: «Secondo quanto analizzato - dice don Schiavon - oggi bastano 750 euro di spesa imprevista in un mese per mandare gambe all’aria il bilancio di una famiglia». Il che dimostra quanto ampia sia la schiera delle persone che vivono a un passo dal crac per la crisi economica che li attanaglia tutti i giorni.

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